Ti capita mai di osservare del sanguinamento quando lavi i denti? È sicuramente un segno di infiammazione dentale, che può essere dovuta ad un trauma oppure alla presenza di placca e tartaro, ovvero batteri a contatto con i tessuti gengivali. È indice di necessità di un’igiene dentale professionale.
Cos’è l’igiene dentale professionale?
L’igiene dentale è una terapia fondamentale per la salute del cavo orale. Essa consiste nella rimozione meccanica di placca e tartaro attraverso l’uso di curette, punte ultrasoniche e paste abrasive. Il tartaro non è altro che la calcificazione e quindi l’indurimento della placca batterica, ovvero un agglomerato di batteri e cibo, che causano infiammazione e – nel tempo – ritiro osseo. Fondamentale, oltre all’igiene orale domiciliare, risulta essere un controllo e un’igiene orale professionale, per il mantenimento di una bocca sana e stabile nel tempo.
Quando devo fare l’igiene professionale?
L’igiene professionale dovrebbe essere effettuata almeno 1 volta l’anno. Ma l’intervallo può essere modificato:
- A seconda dell’abilità nello spazzolamento del paziente.
- A seconda delle difficoltà nell’esecuzione della pulizia domiciliare causate a loro volta da:
- Affollamento dentale
- Pregressa malattia parodontale
- Alterazioni dello smalto
- Presenza di ostacoli, come splintaggi e apparecchi
- Utilizzo di farmaci che alterano il metabolismo
È fondamentale pertanto fare una visita per valutare la tua condizione.
Perché fare l’igiene orale professionale?
L’igiene professionale permette di mantenere sotto controllo la salute del cavo orale, controllare in modo accurato e prevenire la formazione di eventuali lesioni cariose, intervenendo in fase iniziale.
La presenza di sanguinamento durante le manovre di pulizia domiciliare è indice di infiammazione e non va sottovalutata, la percentuale di malattia parodontale (in passato conosciuta come piorrea) nella popolazione italiana è molto elevata (40%); e nel tempo, se non adeguatamente trattata porta alla compromissione e alla perdita dei denti. È una patologia subdola che non causa all’apparenza problematiche rilevanti, raramente è dolorosa, ma lavora silente causando pian piano un ritiro della componente ossea, compromettendo le “fondamenta” dei nostri denti togliendo loro la base e causando la mobilità prima e la compromissione della funzione masticatoria e dell’estetica del paziente.
La prevenzione risulterà fondamentale quindi per una diagnosi precoce e una risoluzione della patologia; la ricerca parla chiaro: la malattia parodontale se adeguatamente trattata, sia in ambito professionale che domiciliare, può essere arrestata, ma necessita, essendo una malattia cronica, di un’osservazione e un controllo preciso e puntuale nel tempo.
Durante l’igiene inoltre viene valutata la bocca nel suo complesso, permettendo di intercettare lesioni cariose in fase precoce, problematiche occlusali e temporo-mandibolari, ed eventualmente anche sistemiche che spesso hanno manifestazioni nel cavo orale.
Moltissimi studi sottolineano la correlazione tra complicanze in malattie croniche e scarsa igiene orale, quindi coloro che sono affetti da questo tipo di patologie devono prestare particolare attenzione ed aumentare la periodicità con cui effettuano le visite di controllo.
Come si esegue l’igiene orale professionale?
Per rimuovere il suddetto tartaro è necessaria l’azione di uno strumentario specifico che varia anche a seconda della localizzazione del tartaro stesso e della complessità del caso in esame.
Si utilizzano punte ultrasoniche, ovvero particolari strumenti montati su un ablatore che con la vibrazione disgregano il tartaro; esse avranno varia forma e dimensione per pulire al meglio denti e radici dentali.
Inoltre si adoperano anche strumenti manuali, le “curette”, e paste dentali abrasive per lucidare le superfici e rendere più difficoltoso il successivo riattacco della placca.